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GIOCARE CON GLI OCCHIALI


Interessante specifica pubblicata su Messaggi Week del 13/1/2015

La circolare 14 della LND del 17.12.2003 dice testualmente che i giocatori che hanno intolleranza alle lenti a contatto devono:

1.     l'intolleranza alla lenti a contatto deve essere certificata da uno specialista;

2.     lo stesso specialista può prescrivere occhiali che rispondano alle normative europee in tema di resistenza agli urti (direttiva CEE 89/686 - Norma EN 1836/1897), poiché si può ricorrere all'uso dell'occhiale solo se questo risulta costruito in modo e con materiale tali da non comportare un rischio sia per chi lo indossa che per gli altri giocatori;

3.     vi sono attualmente in commercio dispositivi con lenti in policarbonato, privi di montatura sostituita da un sistema di fissazione in materiale elastico, che rispondono a tali normative e che trovano indicazione in vari sport di squadra fra cui il giuoco del calcio;

4.     si precisa che anche l'utilizzazione di tali dispositivi non elimina in modo assoluto la possibilità di infortuni, e che rientra sempre comunque nei compiti dell'arbitro il controllo di quanto indossato dal giocatore e la relativa autorizzazione all'ingresso in campo.

Il tutto si trova a pag. 120 delle norme federali del CRL. 

Le regole del calcio stabiliscono l'attrezzatura di base che deve essere indossata dai giocatori nella regola 4, riguardante l'equipaggiamento dei calciatori.

Sono specificati cinque elementi separati: maglia, pantaloncini, calze (o calzettoni), scarpe e parastinchi.

Ai portieri è consentito indossare (soprattutto in inverno) pantaloncini lunghi (della tuta) anziché corti. La maggior parte dei giocatori indossa scarpe da calcio chiodate ("scarpette da calcio" o "tacchetti" in inglese americano), tuttavia le regole non specificano che queste siano necessarie. Le maglie, devono avere maniche, corte o lunghe (anche se nella coppa d'Africa del 2002 il Camerun si presentò con una maglia smanicata), e i portieri devono indossare maglie che sono facilmente distinguibili da tutti gli altri giocatori e dagli ufficiali di gara. La mutanda termica può essere indossata, ma deve essere dello stesso colore dei pantaloncini. I parastinchi devono essere coperti interamente dalle calze, e devono essere fatti di gomma, plastica o materiali simili, e "fornire un ragionevole livello di protezione".

L'unica altra restrizione sulle apparecchiature definita dalla legislazione del gioco è il requisito che un giocatore "non deve utilizzare attrezzature o indossare tutto ciò che è pericoloso per se stesso o un altro giocatore". I giocatori con problemi di vista (un esempio è Annibale Frossi) possono portare gli occhiali fino a quando non c'è alcun rischio che cadano o che la loro rottura faccia diventare il gioco pericoloso.

La maggior parte dei giocatori colpiti da problemi di vista, scelgono di indossare le lenti a contatto, preferendole agli occhiali. L'olandese Edgar Davids è conosciuto per i suoi occhiali, perché non è in grado di indossare le lenti a contatto a causa del suo glaucoma.

Altri oggetti che possano essere pericolosi per gli altri giocatori, come ad esempio gioielli, collane o braccialetti, non sono ammessi.

Altri articoli attualmente indossati dai giocatori sono basi protettive, come la gamma TechFit adidas, la gamma NikePro della Nike e la gamma BaseLayer della Canterbury. I giocatori, possono anche scegliere di indossare copricapi per proteggersi da lesioni al capo fino a quando non presenta alcun rischio per la sicurezza di chi lo indossa o di qualsiasi altro giocatore, come nel caso di Petr Čech o di Christian Chivu.

Da tanto si evince che la legislatura del gioco del calcio stabilisce ciò che i calciatori dalla Lega Dilettanti in su fino alla categoria professionisti, devono indossare (equipaggiamento obbligatorio minimo di base Regola nr. 4) oppure che possono permettersi in sostituzione o in integrazione a quello di base previsto della regola. Per i bambini ed i ragazzi fino alla categoria Juniores, invece non sono previste e non si possono presumere obblighi di tale rilevanza sia per la giovane età (mettere lenti a contatto), sia per l’onere da parte delle famiglie di acquistare attrezzatura tecnica extra. Per quanto su menzionato, essendo i nostri atleti dei ragazzi che nel C.S.I. devono divertirsi e pur non avendo niente da invidiare a dei veri professionisti, non possono comunque essere trattati come tali,  si invitano gli eventuali dirigenti durante l’espletamento della loro funzione di arbitro, a tenere conto di quanto sopra segnalato e a riflettere su quanto riportato, prima di impedire ad un ragazzo di prendere parte ad una gara solo perché indossa occhiali da vista e magari non può permettersi attrezzatura tecnica che per tali categorie, al momento non è ancora obbligatoria.




 


 



 




 
 
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